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La legge del Delaware e l'Accordo sui titolari di azioni rappresentano entrambi un ostacolo all'offerta di Dish per Clearwire, afferma Sprint
Mentre ha pubblicamente espresso la sua opposizione al tentativo di Dish di acquistare gran parte di Clearwire, Sprint sta portando le cose al livello successivo oggi presentando una causa contro le due società per interrompere l'affare una volta per tutte. In un comunicato diffuso nella sua redazione ufficiale, Sprint spiega in dettaglio che ha presentato un reclamo in Delaware contro le due società, citando che se l'accordo dovesse concludersi violerebbe non solo la legge del Delaware ma anche l'Accordo sui titolari di azioni di Clearwire (EHA).
L'attuale accordo, che potrebbe vedere Dish acquistare fino al 49, 5 per cento di Clearwire che Sprint non possiede già, viola diversi principi secondo Sprint.
In primo luogo ci sono EHA e la Carta di Clearwire, che stipulano che per poter acquisire tale partecipazione in Dishwire sarebbe necessaria l'approvazione del 75 percento degli azionisti di Clearwire e l'approvazione da parte di Comcast, nessuna delle quali ha le società ottenuto. Inoltre, la richiesta di Dish for Governance all'interno dell'azienda per la messa a punto di più posti nel consiglio sarebbe irraggiungibile, poiché la legge del Delaware richiede una certa struttura del consiglio per eventi aziendali fondamentali. Anche per gli appuntamenti del consiglio di amministrazione sono di nuovo l'EHA e la Carta, che consentono a Sprint di detenere un minimo di 7 seggi del consiglio di amministrazione - insieme ai comitati che ne eleggono altri - in conflitto diretto con il numero di posti richiesti da Dish nell'ambito del suo accordo.
Alla fine, Sprint ha una serie solida di punti che ritiene dovrebbe impedire a Clearwire di prendere in considerazione l'idea di accettare la proposta di Dish, e sta chiedendo alla Delaware Court of Chancery di applicare sia la Carta di Clearwire che l'EHA e bloccare l'offerta. Sprint ritiene che se l'accordo può continuare, ciò influirà negativamente sugli azionisti bloccando la società in un accordo che legalmente non può essere finalizzato. Mentre questi problemi strutturali sono stati evidenti (almeno a Sprint) fin dall'inizio, non sembra fermare Dish né Clearwire dal voler affrontarlo. Attendiamo con impazienza le risposte ufficiali delle aziende a questa causa.
Fonte: Sprint